Sui social e nei gruppi di ambito Windows abbiamo notato che la domanda più frequente su Continuum era: in pratica, cosa è? Dopo il nostro recente articolo di delucidazioni sulla UWP e le U.A. vogliamo dare la nostra spiegazione del concetto cardine alla base di Continuum.

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Esso, di fatti, non è un supporto fatto solamente per il mercato Europeo e Americano, è un progetto sviluppato soprattutto per paesi in via di sviluppo. In paesi di questo tipo molte volte non c’è l’opportunità di avere un PC e uno Smartphone al tempo stesso, Continuum trova il suo posto qui sopperendo alla mancanza di un Personal Computer. Può essere utilizzato sia da utenti medi che da ditte, aumentando l’esperienza dell’utente e dando una sensazione simile a quella di lavorare con un terminale Fisso.

Oltre a questo, il nuovo supporto, svolge il ruolo di uno strumento di Continuità che rende meno “a scatti” il passaggio da un dispositivo all’altro. Se prima si iniziava un lavoro sul proprio Smartphone si era costretti a utilizzare il Cloud o un cavo dati per trasferire il proprio progetto su un altro terminale. Questo può condurre a problemi di compatibilità se nel secondo dispositivo si utilizza una versione di Office non compatibile o se mancano i Software utilizzati per il progetto. Tramite Continuum il passaggio guadagna di fluidità e si può tranquillamente ultimare o visionare il proprio progetto attaccando la Dock a un Monitor o TV con HDMI.

Passando oltre, il suo utilizzo non rimane prettamente collegato all’ambito lavorativo, può dare i suoi risultati anche per lo svago. Un esempio classico è la possibilità di utilizzare Netflix sul proprio dispositivo e trasferirlo nella propria TV dopo una giornata stancante, oppure vedere immagini popolari su Instagram e tanto altro ancora.

Gli utilizzi di Continuum sono vari e si adattano alle necessità dell’utente. Riassumendo in poche parole: È un supporto nato a portare fluidità nell’uso di più piattaforme, infrangendo la barriera tra PC e Smartphone.

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L’identità di Continuum